Il più grande sistema di voto elettronico della Svizzera, sviluppato dal canton Ginevra, non regge alla prova degli hacker. Pirati informatici sono infatti riusciti ad aggirarne le difese ("in pochi minuti", spiega uno di loro) in modo tale da poter spiare il voto dei singoli cittadini, come si si trovassero alle loro spalle al momento di compilare la scheda. Questo dirottandoli su una pagina che appare in tutto e per tutto identica a quella originale.
Non sarebbe invece possibile falsificare la preferenza senza che chi l'ha espressa se ne accorga, a meno di essere riusciti ad appropriarsi dei codici di verifica in possesso del votante.
Non inattaccabile
Per l'autore dell'attacco fittizio, membro del Caos Computer Club, la falla è nota da tempo e ci sarebbe anche modo di rimediare o perlomeno di rendere più difficile il compito dei malintenzionati. Il canton Ginevra ha risposto alle critiche solo in forma scritta: il problema è effettivamente conosciuto, ma sono già stati apportati più volte dei correttivi, non si sono mai riscontrate anomalie nei processi di voto e il sistema è sorvegliato: se tante persone venissero deviate altrove, lo si scoprirebbe.
È previsto che il 25 novembre votino elettronicamente circa 100'000 svizzeri in patria e altrettanti all'estero.