Il giornalista della Radiotelevisione romanda che nel marzo 2015 aveva votato due volte sugli oggetti federali e cantonali dimostrando le falle del sistema di voto con internet, è stato prosciolto dal Tribunale federale.
Il Ministero pubblico della Confederazione aveva condannato il redattore della RTS a 10 aliquote giornaliere da 180 franchi sospese con la condizionale e a 360 franchi di multa per frode elettorale. La condanna era poi stata confermata dal Tribunale penale federale.
I massimi giudici federali hanno stabilito che il reato è stato effettivamente compiuto, ma con l'intenzione di individuare un'anomalia e di proteggere in definitiva il funzionamento democratico. Il giornalista aveva approfittato del fatto che i cataloghi elettorali non erano ancora stata aggiornati dopo il suo trasferimento dalla Francia alla Svizzera. Aveva così potuto registrarsi due volte nel sistema elettronico, una volta come svizzero all'estero, l'altra come residente a Ginevra.
Diem/ATS