Una grandissima delusione. Queste le parole di Tiana Angelina Moser, capogruppo dei Verdi liberali in Parlamento, di fronte alla nettissima opposizione all’iniziativa popolare per l’introduzione di un'ecotassa sulle energie non rinnovabili al posto dell’IVA.
Moser non teme però ripercussioni nelle elezioni federali del prossimo autunno: il risultato è da interpretare come la bocciatura di un progetto, non di un partito, ha affermato. A sua avviso inoltre la tassa sull’energia è stata respinta in modo così massiccio perché era legata all'abolizione dell'IVA.
“Era un progetto troppo ampio per la popolazione” ha da parte sua dichiarato il presidente del partito Martin Bäumle, il quale ritiene inoltre che il particolare momento di incertezza economica legata all’abolizione della soglia minima di cambio franco-euro non abbia aiutato i sostenitori del progetto.
"L'iniziativa proponeva un cambiamento troppo radicale ed era eccessivamente complicata, ma andava nella giusta direzione ed era quindi corretto sostenerla", ha da parte sua affermato Adèle Thorens, copresidente dei Verdi, unico partito ad aver abbracciato il tema in votazione.
"Un no motivato dalla volontà di mantenere l'IVA"
Sulla bocciatura dell'iniziativa, come auspicato dal Governo, si è espressa la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf.
Eveline Widmer-Schlumpf ha commentato a nome del Governo il secco no all'iniziativa
"Il rifiuto di questa iniziativa trova soprattutto origine nel fatto che si vuole mantenere l'IVA", ha commentato la consigliera federale dopo i risultati della votazione, sottolineando che per la Confederazione l'imposta sul valore aggiunto rappresenta una fonte di finanziamento di primaria importanza.
ATS/ludoC