Il Parlamento federale, con le ultime votazioni di fine legislatura, ha approvato in via definitiva oggi, venerdì, la normativa che concerne un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili.
Il dossier, pendente da un paio d’anni e segnato da una costante ricerca del compromesso, è passato a larghissima maggioranza: solo 19, infatti sono stati i “no” al progetto. E anche se lo scoglio di un referendum non si può ancora del tutto escludere, l’approvazione si configura già come il primo, grande successo in Parlamento di Albert Rösti, subentrato a inizio anno a Simonetta Sommaruga alla guida del Dipartimento dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC).
Il consigliere federale Albert Rösti, responsabile del DATEC, qui ripreso pochi giorni fa durante i lavori parlamentari
Si tratta infatti di un passo importante verso la neutralità climatica entro il 2050. L’obiettivo complessivo della legge consiste nel potenziare la sicurezza dell’approvvigionamento durante la stagione invernale: entro il 2040 occorrerà quindi aumentare la produzione di corrente da rinnovabili di almeno 6 Terawattora (TWh). Di questi, almeno 2 dovranno essere disponibili in modo affidabile, ossia con la fonte idroelettrica. Più in generale, 35 TWh di elettricità dovranno essere prodotti nel 2035 ricorrendo a fonti rinnovabili - idroelettrico escluso - e 45 TWh nel 2050. Le esigenze per l’idroelettrico sono fissate a 37,9 TWh e 39,2 TWh.
RG 12.30 del 29.09.23 - La corrispondenza di Anna Riva
RSI Info 29.09.2023, 14:20
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Le ultime divergenze sul pacchetto sono state risolte stabilendo, ad esempio, che l’obbligo di installazione sugli edifici di pannelli fotovoltaici sarà applicato solo agli immobili nuovi con una superficie al suolo superiore a 300 metri quadrati. Per i posteggi non vigerà invece alcun obbligo.
I grandi impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e di pompaggio-turbinaggio potranno essere edificati più facilmente. Ed essendo ora dichiarati di interesse nazionale, beneficeranno, a date condizioni, della priorità sulla tutela della natura e del paesaggio.