Per le elezioni federali 2023, partiti, associazioni e altre organizzazioni hanno investito per le rispettive campagne 54,6 milioni di franchi. Lo ha indicato il Controllo federale delle finanze (CDF), stando al quale PLR e UDC sono le formazioni che hanno sborsato di più (rispettivamente 12,9 milioni e 11,6 milioni).
Seguono il PS con 7,68 milioni e il Centro con 6,86 milioni, cui si aggiungono staccati i Verdi (3,74 milioni), i Verdi liberali (3,26 milioni) e gli Evangelici (1,38 milioni). La campagna singola più grande, per un totale di 4,6 milioni, è quella dell’UDC, mentre, per un valore 12,9 milioni, il PLR registra complessivamente la somma maggiore relativa alle entrate soggette all’obbligo di rendere pubblico il finanziamento.
In merito al Consiglio degli Stati devono essere resi pubblici esclusivamente i conti finali che superano i 50’000 franchi nel quadro di campagne di successo. Gli importi comunicati raggiungono un valore massimo di 417’000 franchi. Le campagne nei cantoni densamente popolati e in quelli con seggi contesi al Consiglio degli Stati registrano gli importi più elevati.
Per quanto attiene ai singoli candidati in corsa per gli Stati, Tiana Moser (Verdi liberali/ZH) ha sborsato poco più di 400’000 franchi (la somma maggiore), mentre Céline Vara (Verdi/NE) “solo” 14’054 franchi. I ticinesi Marco Chiesa (UDC) e Fabio Regazzi (Centro) hanno messo sul tavolo poco più di 150’000 franchi a testa. Globalmente sono stati spesi per l’elezione alla Camera dei Cantoni 6,02 milioni.
Notiziario delle 10:00 del 19.01.2024
Notiziario 19.01.2024, 10:30
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RG delle 12:30 del 19.1.2024 Il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 19.01.2024, 12:58
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