La Strategia energetica 2050 volta a promuovere le energie pulite a scapito di quelle fossili è pronta per le votazioni finali. Il Consiglio degli Stati ha eliminato oggi, lunedì, le ultime divergenze con il Nazionale, ma risulta essere meno ambiziosa rispetto al progetto iniziale. La produzione di energia verde dovrà infatti raggiungere almeno 11'400 gigawattora (GWh) entro il 2035 (rispetto ai 3000 GW di adesso), rivedendo così al ribasso l'obiettivo iniziale di 14'500 GWh proposto dal Governo.
Tra gli argomenti che hanno dato adito a maggiori discussioni figura inoltre il futuro uso dell'atomo: i partiti che volevano ancorare nella legge un limite massimo d'esercizio sono però usciti sconfitti. Gli attuali impianti potranno quindi rimanere in funzione finché verranno considerati sicuri dalle autorità preposte allo loro sorveglianza.
I pilastri della futura strategia energetica prevedono lo stop alla costruzione di nuove centrali atomiche, un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e un incremento dell'efficienza energetica.
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