FIFA, Blatter e Platini sul banco degli imputati

L’ex vertice del calcio mondiale a processo da oggi, mercoledì, al Tribunale penale federale di Bellinzona. Sul banco degli imputati compariranno Joseph Blatter, ex presidente della FIFA, e Michel Platini, ex presidente dell’UEFA, che devono difendersi da varie accuse legate a versamenti sospetti di denaro. Per loro, accusati di truffa, falso in documenti e gestione infedele, la resa dei conti inizia oggi.

Joseph Blatter, 86 anni, è stato presidente della FIFA dal 1998 al 2015, facendo da gran manovratore del mondo del pallone, introducendo nuove regole di gioco e mondiali in Africa, Russia e Qatar: assegnazioni avvolte però da voci di irregolarità, favoritismi e corruzione. Michel Platini, 66 anni, in aula domani, è stato un genio sul campo e predestinato alla successione di Blatter di cui è stato il vice prima di diventare presidente dell’UEFA nel 2007.

Lo scandalo FIFA è scoppiato a Zurigo nel maggio del 2015: arresti e condanne di vari dirigenti per bustarelle in cambio di voti e diritti televisivi, con Blatter e Platini sullo sfondo, ma usciti indenni, prima del loro allontanamento da parte del comitato etico della FIFA per il caso da oggi tribunale a Bellinzona. Caso che ruota attorno a 2 milioni di franchi versati a Platini nel 2011 per conto della FIFA, e dunque dall’allora presidente Blatter, in aggiunta allo stipendio annuo di 300'000 franchi.

Per l’accusa, su richiesta della FIFA, una truffa, un compenso infondato. Per alcuni media un tentativo di convincere Platini a non cercare la poltrona di Blatter. Per la difesa invece un semplice problema amministrativo, un saldo di stipendio frutto di un contratto orale perfettamente legale.

Il processo si concluderà il 22 giugno, mentre la sentenza è attesa per l’8 luglio. Per Blatter e Platini, assolti o colpevoli, la definitiva mesta uscita di scena da quel mondo che per anni hanno controllato, ma poi infangato. I due rischiano fino a cinque anni di carcere.