Le franchigie delle casse malattia rimarranno invariate. Venerdì il Consiglio nazionale, con 101 voti contro 63 e 20 astensioni, ha infatti bocciato, nelle tradizionali votazioni finali, la revisione della LAMal che prevedeva un loro aumento. Alla "naturale" opposizione della sinistra, oggi si è aggiunta anche quella della maggioranza del gruppo UDC, mentre buona parte del gruppo PPD si è astenuta.
La modifica della Legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal) adottata dal Parlamento durante questa sessione, prevedeva che, quando il rapporto tra la franchigia di base e i costi lordi medi per assicurato avesse superato quota 1:13, sarebbe scattato un aumento di 50 franchi di tutte le franchigie, anche quelle opzionali. La franchigia minima sarebbe quindi immediatamente passata da 300 a 350 franchi.
Durante i dibattiti che hanno portato alla revisione della LAMal ora bocciata, la maggioranza borghese aveva ritenuto che chiedendo agli assicurati una maggiore partecipazione ai costi si sarebbe potuto favorire un comportamento più attento, impedendo visite mediche e ospedaliere superflue. La misura avrebbe inoltre spinto più persone a cambiare cassa e modificare la propria franchigia. Di parere opposto la sinistra, secondo cui l'automatismo propugnato dalla maggioranza non era adeguato per controllare i costi sanitari. Per lo schieramento rosso-verde il provvedimento era inoltre socialmente ingiusto e inaccettabile perché avrebbe colpito i poveri e i malati cronici e gli anziani causando una medicina a due velocità. Il PS aveva peraltro già annunciato il lancio di un referendum contro la riforma.
ATS/Swing