La franchigia ordinaria nell'ambito dell'assicurazione malattia non va innalzata a 500 franchi, 200 più di oggi, ha deciso giovedì la Camera del popolo, bocciando la mozione in tal senso proposta dalla sua competente commissione.
Mai s'è visto, neppure nel settore della salute, dove pure i rincari sono la regola, un aumento del 66%, ha fatto valere il capo del Dipartimento dell'interno Alain Berset.
Adeguamento ai costi
Il Parlamento dà per contro il suo nulla osta definitivo, con l'ulteriore approvazione espressa dallo stesso Nazionale, al progetto governativo secondo cui le franchigie dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie devono essere automaticamente adeguate all'evoluzione dei costi, un sistema per responsabilizzare il cittadino, che eviterà così esami e ricoveri superflui. L'oggetto è quindi pronto per le votazioni finali. La modifica di legge, dovesse entrare in vigore, farebbe immediatamente scattare un aumento di 50 franchi in virtù del sistema di calcolo adottato, ciò che porterebbe la minima da 300 a 350 franchi.
L'area rosso-verde minaccia però il referendum, ritenendo che questo meccanismo "socialmente ingiusto" punisca malati, poveri e anziani. Nulla prova, a detta della minoranza, che il provvedimento sia efficace. Si corre anzi il rischio che sempre più persone rinuncino a farsi curare; già ora -afferma- il 22% della popolazione non va dal medico per timore di dover mettere mano al portafogli.
ATS/dg