L’Italia sta ancora analizzando il dossier relativo all’accordo fiscale sui frontalieri e si prevede che Roma decida in proposito la prossima primavera. Sono le rassicurazioni ottenute lunedì a Lugano dal consigliere federale e capo del Dipartimento degli affari Esteri, Ignazio Cassis da parte del suo omologo italiano, Enzo Moavero Milanesi.
I lavori tra le due delegazioni capitanate da Moavero Milanesi e Cassis
L'incontro di stamani a Lugano tra i due titolari degli Affari esteri non ha perciò portato nessuna novità di rilievo, cosicché la Svizzera dovrà continuare ad aspettare: tutto rimarrà in "stand-by" ancora per qualche mese.
Al termine del meeting, sia Moavero Milanesi, sia Cassis hanno evidenziato i rapporti complessivamente buoni e l'ottima volontà di collaborare in un clima costruttivo che legano l'Italia e la Svizzera. E, oltre alle reciproche parole d'elogio, si è anche posto l'accento sulle eccellenti opportunità transfrontaliere di sviluppare altre sinergie tra le due nazioni - soprattutto per quanto concerne problematiche quali l'immigrazione e i rapporti con Bruxelles.
L'incontro tra Cassis e Moavero Milanesi a Lugano non ha portato novità
Non mancano comunque tematiche importanti che attendono di essere approfondite, come l'accesso reciproco ai mercati finanziari e la situazione di Campione d'Italia.
Notiziario delle 16.00 del 14.01.2019: le considerazioni di Ignazio Cassis
RSI Info 14.01.2019, 17:09
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L'accordo fiscale sui frontalieri è stato parafato dal Governo di Matteo Renzi nel 2015. Da allora è rimasto bloccato a Roma, mentre nel frattempo si sono succeduti altri due Esecutivi nella vicina Penisola (di Paolo Gentiloni fino alla primavera 2018 e quello di Giuseppe Conte, adesso in carica).
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