Quella contro Hamas è una guerra che in Israele coinvolge tutti. E coinvolge anche i 300’000 riservisti richiamati dal governo. Tra i riservisti ci sono anche alcune persone residenti in Svizzera, rientrate in Israele. La RSI ha chiesto dati ufficiali all’ambasciata israeliana che - a domande precise - ha risposto così: “Come Ambasciata, cerchiamo di aiutare tutti i cittadini israeliani che hanno bisogno, in particolare in situazioni critiche come quelle che viviamo attualmente”.
Otre ai riservisti partiti dalla Svizzera ci sono anche coloro - e sono probabilmente centinaia - che hanno obbligo di leva tra i 23’000 svizzero-israeliani che vivono in Israele. “In Israele è come in Svizzera: a 18 anni si entra nell’esercito, non si ha scelta. Dopo aver fatto la formazione, si viene poi richiamati. Non viene fatta alcuna differenza tra soldati israeliani e soldati svizzero-israeliani. Non sono a conoscenza di persone partite dalla Svizzera, ma chi vive qui ed è giovane, oggi è nell’esercito”.
Raggiungere l’esercito da riservista non è illegale. Illegale sarebbe combattere come cittadino svizzero tra gli israeliani o i palestinesi senza autorizzazione.