L’applicazione dell’iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa ha fatto un altro piccolo passo, oggi, lunedì, a Berna. Per favorire l’assunzione dei lavoratori residenti, infatti, la maggioranza della commissione Istituzioni politiche del Consiglio degli Stati propone che le imprese svizzere non solo annuncino i posti vacanti agli Uffici regionali di collocamento (URC), ma che siano obbligate a giustificare il motivo per il quale i candidati indigeni non sono stati assunti.
La commissione chiede, insomma, che i lavoratori residenti siano convocati e che venga fornita loro, in caso di mancata assunzione, una motivazione. Una giustificazione che dovrà essere fornita anche agli URC. Queste sono le misure più severe per applicare l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Proposte per correggere la cosiddetta “preferenza indigena light”, approvata dal Consiglio Nazionale il 21 settembre scorso che non prevede né tetti massimi, né contingenti.
La commissione si è espressa dopo diverse audizioni. L’11 ottobre scorso aveva ricevuto anche una delegazione in rappresentanza del Canton Ticino che ha chiesto di favorire la preferenza indigena. Al momento sia il presidente del Governo ticinese, Paolo Beltraminelli, sia il direttore del Dipartimento Finanze ed economia Christian Vitta ritengono prematuro esprimersi.
RG/Swing
DAL TG20.00: