Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti ha aspramente criticato i nuovi dazi decisi dal presidente statunitense Donald Trump. “Non avrei mai pensato che la situazione potesse sfuggire di mano in questo modo”, ha detto oggi davanti all’assemblea dei delegati del PLR zurighese, dove era stato invitato a tenere un discorso.
Questo breve periodo dall’annuncio dei nuovi dazi statunitensi ha creato un’enorme incertezza, ha detto Ermotti. “Questa incertezza rimarrà”, ha aggiunto.
Ermotti ha proseguito dicendo di aver sperato all’inizio nella possibilità di firmare alcuni accordi bilaterali. Ora non ne è più convinto: “la probabilità di una soluzione a breve termine è scesa al 20-30%”, ha detto il numero uno di UBS.
Il Presidente americano Donald Trump vuole correggere i presunti squilibri commerciali con i dazi. Si tratta del passo più aggressivo e con le conseguenze più gravi nella politica commerciale americana, che probabilmente avrà un impatto negativo significativo sull’economia globale, ha detto.
Svizzeri “non abituati alla recessione”
“In quanto istituto bancario il nostro problema è che i nostri clienti avranno difficoltà nel lungo periodo”, ha continuato Ermotti. “Ma siamo ben preparati”. Tuttavia, il dirigente ticinese è poco ottimista per quanto riguarda la Svizzera. “Molti non hanno ancora vissuto una vera recessione”.
La crisi finanziaria e la pandemia di coronavirus non sono state vere e proprie recessioni, poiché in entrambi i casi l’economia si è ripresa in tempi relativamente brevi, ha osservato. Ma ora la situazione è diversa, ha sottolineato. Tuttavia, Ermotti non teme le crisi. “Questa è la mia sedicesima”, ha concluso.
Da domani 9 aprile entreranno in vigore i dazi del 31% imposti da Trump sui prodotti svizzeri. Il Consiglio federale per il momento ha deciso di astenersi dall’adottare contromisure.
RG 12.30 del 08.04.2025: Il servizio di Marzio Minoli sui dazi decisi da Donald Trump
RSI Info 08.04.2025, 12:30
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