Molti laghi e fiumi in Svizzera presentano già dei livelli piuttosto bassi, come mostrano i dati dell’Ufficio federale dell’ambiente, con all’estremo il record negativo registrato sul Lago di Costanza.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Record-negativo-per-il-Lago-di-Costanza--2736647.html
Questa è la conseguenza visibile delle scarse precipitazioni che hanno interessato il nord delle Alpi negli scorsi mesi: in diverse regioni è caduta la metà della pioggia rispetto alla media degli anni scorsi, e in Vallese si scende a un quarto.

Le precipitazioni registrate in marzo in Svizzera rispetto alla media dal 1991 al 2020
Alcuni corsi d’acqua e falde acquifere vallesane mostrano livelli piuttosto bassi, ma nella media. La situazione resta tuttavia da monitorare, sottolinea Christine Genolet-Leubin, responsabile dell’ufficio dell’ambiente del Cantone. Dato che le falde non ricevono praticamente più acqua dalle piogge da due mesi, mantengono il loro livello solo grazie alla neve.
“Le precipitazioni sono calate di almeno il 60%. Le temperature sono più alte della media degli ultimi 30 anni di circa due gradi, l’insolazione è relativamente forte e la copertura nevosa è relativamente debole”, spiega Genolet-Leubin. “Quindi oggi stiamo già attingendo al manto nevoso, che sta fondendo”.
La situazione in Vallese (La Matinale, RTS, 08.04.2025)
Le falde restano quindi nella media, ma il loro livello sta diminuendo lentamente, a causa del manco di precipitazioni, e si sta quindi già attingendo alle riserve idriche dei prossimi mesi.
In certe regioni gli agricoltori saranno obbligati a irrigare e se la pioggia non arriverà presto potrebbero essere imposte delle restrizioni, mentre il pericolo di incendi, già marcato in Vallese, potrebbe aumentare ulteriormente.
La situazione non è comunque ancora critica a livello nazionale, secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). “Se tutto andrà normalmente, i livelli dell’acqua aumenteranno più lentamente del solito. Tuttavia, non appena ci sarà molta pioggia, la situazione potrebbe cambiare completamente”, indica Philippe Gyarmati, idrologo dell’UFAM.
La pioggia, a nord delle Alpi, rischia però di farsi ancora aspettare. Secondo MeteoSvizzera, i prossimi giorni si annunciano secchi, ma potrebbero verificarsi delle precipitazioni a partire dalla metà di aprile.

RG 12.30 del 07.04.2025 La corrispondenza di Manuele Ferrari
RSI Info 07.04.2025, 12:46
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