Si intitola "Tous cobayes" (Tutti cavie), sarà pubblicato mercoledì prossimo da Flammarion ed è stato scritto dal ricercatore Gilles-Eric Seralini: è un libro destinato ad aprire un nuovo capitolo nell'annoso dibattito sulla pericolosità delle piante geneticamente modificate.
Dopo anni di studi su oltre 200 topi, la conclusione del biologo francese, oggi diffusa in un articolo sulla rivista è chiara: gli OGM sono tossici per gli animali e, stando ad alcuni test sulle cellule umane, anche per l'uomo, al quale vengono somministrati in molti paesi da 15 anni.
Ratti divisi in tre gruppi
Lo studio di Seralini e della sua squadra, svolto in gran segreto all'Università di Caen, contraddice i recenti risultati al quale è arrivato un lavoro commissionato dal Consiglio federale e gestito dal Fondo nazionale svizzero di ricerca. Si tratta di un esame sul lungo termine: sull'arco di due anni, 200 ratti sono stati suddivisi in tre guppi, due dei quali hanno assorbito, insieme a una normale dieta, mais transgenico da solo o trattato con un comune pesticida. Tutti e due sono prodotti dalla multinazionale statunitense Monsanto.
Ebbene, anche a piccole dosi entrambi si sono rivelati nel tempo "un potente veleno, molto spesso mortale, i cui effetti colpiscono prioritariamente reni, fegato e ghiandole mammarie". Rispetto al gruppo di confronto, non alimentato con l'OGM, la mortalità e la frequenza dei tumori sono raddoppiate o triplicate e l'apparizione del cancro è avvenuta molti mesi prima.
L'UE ne terrà conto
"Non abbiamo ancora letto lo studio, ma lo faremo e se i risultati saranno confermati ne terremo debito conto", ha garantito il portavoce del commissario europeo per la salute, John Dalli. Come Seralini, anche Bruxelles ammette che finora non era stato condotto nessuno studio su un periodo di tempo tanto lungo: la durata massima di un test per dimostrare che un prodotto geneticamente modificato è innocuo è di 90 giorni.
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