Il Consiglio degli Stati ha bocciato, giovedì, una petizione di Giorgio Ghiringhelli che chiedeva di proibire la residenza e l'attività in Svizzera dei movimenti integralisti islamici, di chiudere le moschee e i centri culturali da essi gestiti e di dichiarare fuorilegge le loro associazioni. "L'arsenale giuridico a disposizione della Confederazione è sufficiente per contrastare il terrorismo e l'islamismo estremista radicale", hanno ricordato i "senatori", appellandosi anche alle norme sulla libertà d'espressione.
La Legge federale sugli stranieri, ad esempio, permette già di pronunciare un divieto d'entrata o un'espulsione nei confronti di chi costituisce un pericolo per l'ordine pubblico. La Legge federale sulle attività informative, poi, consente di bloccare gruppi che propagano o sostengono attività terroristiche o di estremismo violento.
Ma non solo: i parlamentari della Camera alta sottolineano che la proposta si scontra con alcune norme iscritte nella Costituzione: libertà religiosa, libertà d'espressione, la libertà di riunione e associazione.
ATS/px