"Unione d’azione della Svizzera centrale". Ovvero scettici, negazionisti e anche i contrari alle misure imposte dal Consiglio federale. Un gruppo eterogeneo che ha deciso di unirsi sotto questo nome per far sentire il proprio malcontento nella Svizzera centrale. Quattro le diverse piazze scelte per rispettare le restrizioni imposte dalla polizia: Svitto, Stans (NW), Sarnen (OW) e Altdorf (UR). I presenti totali erano più di 1'000 e le manifestazioni si sono svolte in modo pacifico.
A Svitto i dimostranti sono scesi in piazza armati di campanacci, bandiere e striscioni per esprimere il loro disappunto contro le misure con cui le autorità affrontano la pandemia. Gli incontri hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni e la polizia è intervenuta in forze per controllare il numero dei presenti e il rispetto delle misure imposte: "Ci concentriamo essenzialmente nel verificare se la gente porta la mascherina e se il limite a Svitto di 400 persone iscritte viene rispettato", ha spiegato Florian Grossmann, portavoce della polizia cantonale.
Gli esponenti di questo gruppo criticano apertamente le misure imposte dalla polizia, ma la maggioranza dei presenti a Svitto le hanno rispettate, mettendo la mascherina, almeno dopo l’opera di convincimento delle forze dell’ordine. "Siamo già contenti che chi voleva abbia potuto scendere in piazza, in questo la comunicazione con la polizia ha funzionato. Vedo soprattutto volti felici che hanno voglia di esprimere positivamente la propria opinione", ha invece dichiarato Josef Ender dell'alleanza urana.
Visto il grosso impatto mediatico dell’appuntamento, la polizia era pronta ad assembramenti maggiori.