Le guardie di confine svizzere hanno aperto un’inchiesta in seguito ad un incidente medico concernente una profuga siriana incinta, avvenuto il 4 luglio al confine con l’Italia. La 22enne stava cercando di raggiungere in treno la Francia quando le guardie di confine svizzere l’hanno rinviata verso la frontiera italiana dove la giovane ha avuto un’emorragia che le ha poi provocato un aborto.
Stando alla versione fornita dal marito della ragazza quest’ultima non avrebbe ricevuto le cure mediche necessarie e, una volta giunta all’ospedale di Domodossola, ha perso il bambino.
Il capo delle guardie di confine, Jürg Noth, ha confermato la notizia precisando che non appena ha preso conoscenza del fatto, ha chiesto l'apertura dell'inchiesta.
ATS/CC