Individuare al più presto la presenza del piccolo "coleottero dell'alveare" per scongiurarne la diffusione. È l'obiettivo del programma "Apinella", lanciato giovedì con l'obiettivo di combattere questo pericoloso parassita proveniente dall'Africa e diffusosi nel 2014 nell'Italia meridionale.
L'operazione coinvolgerà 180 apicoltori in tutta la Svizzera, fra i quali 10 del Ticino e 26 del canton Grigioni come ha precisato l'Ufficio federale di veterinaria (USAV), da noi contattato.
Essi procederanno a controlli ogni due settimane con strumenti diagnostici e trasmetteranno le informazioni raccolte ad una banca dati centralizzata. L'analisi consentirà di disporre di un monitoraggio della situazione su scala regionale e nazionale.
L'insetto in questione - il cui nome scientifico è Aethina tumida - infesta le colonie di api e bombi e si riproduce molto velocemente. Una volta avvenuta un'infestazione, non è più possibile eliminarlo. Già pochi esemplari, in presenza di condizioni favorevoli alla riproduzione, possono provocare considerevoli danni.
Intanto in Svizzera è stabile, per il terzo anno consecutivo, la moria invernale delle api dovuta all'acaro varroa che ora fa meno paura. Buone condizioni meteorologiche e interventi mirati contro i parassiti, hanno fatto sì che la situazione sia nettamente migliorata rispetto al periodo a cavallo tra il 2011 e il 2012 quando morì quasi la metà degli insetti. Le perdite sono sempre considerevoli: in media si sono attestate attorno al 16,5 %, ma quasi la metà degli apicoltori ha ritrovato in primavera le colonie così come le aveva lasciate in autunno.
ARi/Diem
RG 12.30 del 2 luglio 2015 Il servizio di Roberto Chiesa
RG 08.00 del 03/07/15: il servizio di Alessio Veronelli
RSI Info 03.07.2015, 10:34
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