Non è vero che oltre il 42% dei contagi (almeno di quelli di cui si riesce a determinare l'origine) avviene in discoteca. Le cifre fornite nei giorni scorsi a SRF dall'Ufficio federale della sanità pubblica erano sbagliate. Lo dice lo stesso USFP, che ha pubblicato un comunicato correggendo l'informazione e chiedendo scusa per l'errore. Il principale luogo di contagio risulta essere l'ambiente familiare, con il 27,2% dei casi, davanti al posto di lavoro. Nei locali notturni sono invece solo l'1,9% e in bar e ristoranti l'1,6%.
Le cifre sono basate sui formulari di dichiarazione del referto clinico, forniti dai medici. Sono presi in considerazione quelli successivi al 16 luglio, 793 in tutto (il numero dei casi da quella data è superiore, ma non per tutti sono disponibili le informazioni necessarie).
Ciononostante, precisa l'UFSP nella sua nota, "le infezioni nei club possono coinvolgere un numero elevato di persone e obbligare un numero ancora maggiore a mettersi in quarantena. Questi eventi sono particolarmente impegnativi e gravosi da gestire per i sistemi cantonali di tracciamento dei contatti. Pertanto è di fondamentale importanza mantenere il rischio di trasmissione il più basso possibile proprio in questi ambienti."
Inoltre, si chiarisce, non è sulla base delle cifre errate diffuse venerdì che Ginevra ha deciso di imporre, da questo fine settimana, la chiusura dei locali notturni.
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