Il Consiglio nazionale, riunito in sessione speciale, ha bocciato con 119 voti contro 59 e due astensioni, il testo dell'iniziativa popolare lanciata dalla sinistra e dai sindacati "Basta ai privilegi fiscali dei milionari, abolizione dell'imposizione forfettaria", depositata nell'ottobre del 2012 e corredata da 103'012 firme valide. L'ultima parola spetterà comunque al popolo, che gli Stati hanno già invitato a dire "no".
Secondo la teoria che ha prevalso, ovvero quella della destra, i forfait fiscali rappresentano una fonte di entrate non indifferente (700 milioni di franchi in media all'anno per Confederazione, cantoni e comuni) e un tassello importante della concorrenzialità della piazza economica elvetica. Sarebbe perciò un atto di autolesionismo abolire la pratica e ne beneficerebbero quei paesi, come Belgio, Gran Bretagna o Portogallo, pronti ad accogliere a braccia aperte i 5'600 facoltosi contribuenti, di cui quasi 900 in Ticino, che attualmente godono di questo privilegio nella Confederazione.
ATS/dg