Svizzera

I locali notturni tornano a sorridere

Forte affluenza in club, discoteche e bar nel primo fine settimana senza restrizioni anti-Covid in Svizzera, “ma è troppo presto per dire se è stata solo l’euforia iniziale”

  • 21 febbraio 2022, 16:44
  • 20 novembre, 18:36
01:48

Radiogiornale delle 12.30 del 21.02.2022: il servizio di Maria Jannuzzi

RSI Info 21.02.2022, 16:43

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Di: Radiogiornale 12.30/Red.MM 

Il fine settimana appena trascorso, il primo senza misure di protezione dal Covid-19, ha fatto registrare una forte affluenza in club, discoteche, bar. Una partecipazione andata al di là di ogni aspettativa e che ha sorpreso gli stessi gestori di locali pubblici, come emerge dalle parole di Alexander Bücheli. Il portavoce della Commissione bar e club svizzeri, ai microfoni della SRF ha spiegato che: “Il bilancio di questa prima settimana è molto positivo. Abbiamo visto che soprattutto i giovani hanno provato un vero senso di sollievo. E come se si fosse tolto un peso dopo la decisione del Consiglio federale. Finalmente possono nuovamente ballare senza certificato. Tutti i feedback che abbiamo ricevuto finora parlano di una buona affluenza. La gran parte dei locali ha registrato addirittura il tutto esaurito”.

Troppo presto, tuttavia, per dire se il successo dello scorso fine settimana si ripeterà. “Un bilancio lo si potrà trarre tra 1-2 mesi, non prima – continua Bücheli –. Solo allora si potrà dire se si è trattato di una semplice euforia iniziale, dettata dalla voglia di ritrovarsi e festeggiare tutti insieme. Nelle prossime settimane vedremo se vi sono persone che tentennano, che hanno ancora bisogno di un po' di tempo per abituarsi alla nuova situazione. E poi vi è una fetta di giovani, che anche se maggiorenne, non è mai uscita, perché i club erano chiusi o non erano vaccinati”.

Finanze messe a dura prova

Dal punto di vista finanziario, Bücheli sottolinea che il settore dei locali notturni non se la passa molto bene: “In questi due anni di pandemia siamo stati chiusi per quasi 12 mesi. Gli ultimi mesi sono stati difficili con il 2G+. Le riserve sono ormai esaurite. Ora dobbiamo fare i conti con il debito accumulato e vedremo se gli aiuti Covid permettono alla nostra industria di risollevarsi e di evitare dei fallimenti nel post-pandemia”.

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