Nella Confederazione rimangono di scorta 34 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19, sufficienti a vaccinare quattro volte l'intera popolazione: il calcolo è della "Schweiz am Wochenende". Il Consiglio federale sta ora pensando a cosa fare. Per quest'anno Berna ha ordinato 14 milioni di dosi dalla Pfizer, 18 milioni da Moderna e un milione da Novavax. A questo si aggiungono poi le riserve di fine anno dell'esercito per circa un milione di fiale.
La propensione della popolazione a farsi vaccinare sta calando da settimane e nel frattempo il Consiglio federale ha revocato la gran parte delle restrizioni anti-pandemia. La Confederazione ha dunque sopravvalutato la domanda? No, risponde l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
"Ci sono sufficienti dosi di vaccino disponibili se un'altra vaccinazione di richiamo fosse necessaria nel corso dell'anno o se dovessero essere somministrate dosi aggiuntive a causa di una nuova variante del virus", spiegano i funzionari al settimanale. All'inizio l'UFSP era stato criticato perché secondo taluni nel procacciarsi il vaccino si era mostrato non sufficientemente veloce. Ora il problema è opposto. "La Svizzera dovrebbe cedere le dosi ai Paesi che ne hanno bisogno", afferma la consigliera nazionale Ruth Humbel (Centro/AG).
Ma quando scadranno le dosi? "Fino a marzo non c'è alcuna data di scadenza per quelle già consegnate", scrive l'UFSP. Il Consiglio federale sta esaminando varie questioni relative alla gestione dei vaccini e prenderà presto delle decisioni, sottolinea la struttura federale.
RG 12.30 del 19.02.2022
RSI Info 19.02.2022, 14:09
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