Dal primo maggio scorso lo stadio dell’Hardturm, l’ex tempio del calcio zurighese dismesso nel 2007 è di nuovo animato. In realtà la vita riecheggia unicamente nel grande parcheggio e nella zona delle biglietterie, dopo che una carovana di 120 jenisch ha occupato gli spazi con le loro roulotte, le tende e altre attrezzature.
Così, dopo anni di decadenza e di oblio, l'ancor imponente struttura calcistica inaugurata nell’ormai lontano 1929 torna al centro dell’attenzione e ospita ancora le partite di pallone, anche se sono quelle giocate dai bambini. E giusto ieri, sabato, è stata pure organizzata una giornata delle "porte aperte" per la popolazione che risiede nei pressi del campo di calcio.
Al giornalista del Blick che lo ha intervistato domenica, il "portavoce" della carovana Claude Gerzner ha spiegato che l’area dell’Hardturm è soltanto una soluzione momentanea in attesa che le autorità locali e cantonali predispongano aree specifiche o provvisorie per il gruppo di jenisch adeguate alle loro necessità.
Il vecchio progetto, mai realizzato
EnCa