Gli svizzerotedeschi (43%) sono più propensi a farsi vaccinare contro il coronavirus che i romandi (23%): è quanto emerge da un sondaggio condotto su mille persone dall'Istituto Link e pubblicato oggi dal "SonntagsBlick". Il sondaggio non ha coinvolto il Ticino.
L'efficacia dei vaccini inizia a farsi vedere in Svizzera e Ticino
Telegiornale 18.03.2021, 21:00
Un terzo dei romandi interrogati vorrebbe che prima venisse vaccinata la popolazione attiva e mobile, mentre gli ultrasessantacinquenni dovrebbero possibilmente evitare ogni contatto e i mezzi pubblici. Nella Svizzera tedesca questa idea raccoglie invece meno favori.
Anche per quanto riguarda la questione degli aiuti finanziari vi è un "Röstigraben": il 71% dei romandi è dell'avviso che aziende e singole persone duramente colpite dalla crisi ottengono "chiaramente troppo poche" o perlomeno "tendenzialmente troppo poche" compensazioni. Nella Svizzera tedesca il 51% degli interpellati ritiene per contro gli aiuti statali equilibrati o perfino troppo elevati.
La metà degli svizzerotedeschi si dice poi "assolutamente" o "piuttosto" favorevole a una tassa speciale Covid per gli imprenditori che durante l'epidemia registrano utili molto elevati. In Romandia il tasso è del 42%.