Svizzera

"I soldi dei contribuenti vanno spesi bene"

Pascal Stirnimann traccia un bilancio dei suoi primi 100 giorni alla testa del Controllo federale delle finanze - Quest'anno focus sui finanziamenti dei partiti - L'intervista

  • 19.12.2022, 19:52
  • 20.11.2024, 14:11
Pascal Stirnimann

Pascal Stirnimann

  • Keystone

Il Controllo federale delle finanze (CDF) deve essere flessibile nell'attuale situazione di instabilità provocata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. A dirlo è il suo nuovo direttore, Pascal Stirnimann, stilando un bilancio dei primi mesi al timone dell'organo, che nel 2023 si occuperà tra le altre cose per la prima volta del finanziamento della politica.

Pascal Stirnimann ha preso le redini del CDF lo scorso 1° settembre. In precedenza, in qualità di revisore dei conti presso l'Ufficio federale dei trasporti, aveva dato l'impulso per chiarire lo scandalo delle sovvenzioni in seno ad AutoPostale. Una delle sfide che attendono il servizio che dirige, ha affermato martedì a Berna nel quadro di una conferenza stampa, è gestire l'attuale ambiente instabile, che costringe a lavorare in maniera agile. Cambiamenti demografici, trasformazione digitale e carenza di lavoratori qualificati sono altri temi che tengono impegnata l'autorità di vigilanza.

Una nuova sfida: vigilare sui finanziamenti dei partiti e delle campagne

Il 2023 segnerà anche l'estensione delle attività del CDF chiamato a occuparsi anche di trasparenza del finanziamento della politica. Le nuove regole si applicheranno per la prima volta in occasione dell'elezione del Consiglio nazionale in autunno. Partiti e candidati eletti dovranno infatti comunicare i budget delle loro campagne e le donazioni ricevute superiori ai 15'000 franchi.

"Un compito importante e impegnativo", ha sottolineato Pascal Stirnimann. Il CDF dovrà prepararsi a ogni eventualità, istituendo un sistema in grado di prevenire o portare a galla gli abusi. Se l'organo avrà un ragionevole sospetto, andranno coinvolte le autorità giudiziarie. Chiunque violi intenzionalmente l'obbligo di informare in merito a entrate, fondi e doni rischia una multa fino a 40'000 franchi.

Ma Pascal Stirnimann che impressione si è fatto in questi primi mesi a capo del Controllo federale delle finanze?

"Un'ottima impressione, sia dell'istituzione sia del lavoro dei suoi collaboratori. Sono convinto che potremo continuare a svolgere le mansioni previste in modo efficace ed efficiente".

"Noi non facciamo politica"

Questo lavoro è però anche stato criticato: in particolare siete stati accusati di fare politica.

"Il Controllo federale delle finanze approfondisce temi politicamente sensibili in diversi ambiti. È stato ad esempio il caso degli armamenti o delle misure d'accompagnamento agli accordi bilaterali. È normale che alcuni di essi facciano discutere. Noi però ci impegnamo a redigere rapporti obiettivi. Quindi: i nostri risultati sì fan discutere la politica ma noi non facciamo politica".

06:26

Finanze federali, primo bilancio di Stirnimann

SEIDISERA 19.12.2022, 19:37

Ci si può tuttavia chiedere perché, per esempio, paragonate la legislazione svizzera a quella estera in materia di criminalità economica oppure come mai ci sono state frizioni col Dipartimento della difesa. Come lo spiega ai cittadini?

"Il CDF è chiamato in causa laddove bisogna controllare legalità ed economicità. L'esempio del Dipartimento della difesa dimostra che si tratta di un ambito dove viene distribuito molto denaro (come peraltro al Dipartimento dei trasporti) e che proprio per questo occorre riflettere sull'economicità delle operazioni. Gli stessi principi vanno applicati ai processi dell'amministrazione pubblica, che devono essere efficaci ed efficienti".

Ma ci sono degli ambiti dove occorre intervenire al vostro interno? Quali le sfide principali?

"Dobbiamo essere sempre più dinamici. Lo abbiamo visto di recente: tutto può cambiare molto velocemente e l'amministrazione deve essere di conseguenza flessibile e veloce. Anche le nostre verifiche possono quindi richiedere notevoli sforzi. Il nostro organico deve inoltre specializzarsi sempre di più, ragion per cui dobbiamo anche essere attrattivi come datori di lavoro, per poter cioè assumere le persone migliori a cui affidare compiti molto difficili".

Significa che vorrebbe più mezzi finanziari?

"Il Parlamento li ha già aumentati di 5 milioni e questo in seguito allo scandalo Autopostale. Abbiamo così potuto assumere diversi specialisti per poter controllare di più e meglio rispetto a cinque anni fa".

Fu proprio lei a scoprire lo scandalo Autopostale... quali sono a questo punto i suoi obiettivi in questa nuova veste?

"I miei obiettivi sono quelli che accompagnano da 145 anni questa grande nave chiamata "Controllo federale delle finanze", per poterla condurre con successo verso il futuro. E naturalmente vegliare affinché i soldi dei contribuenti vengano impiegati in modo sensato".

ATS/Gian Paolo Driussi

Cosa è e cosa fa il Controllo federale delle finanze

Dal 1877 il CDF è l’organo superiore indipendente di vigilanza finanziaria della Confederazione e fornisce supporto all’Assemblea federale e al Consiglio federale. Supervisiona la gestione finanziaria dell’Amministrazione federale e di numerose organizzazioni parastatali e internazionali. È anche il punto di contatto per denuncianti o informatori in seno all'Amministrazione federale.

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare