Nuovi elementi corroborano la matrice antisemita dell’aggressione a un ebreo ortodosso avvenuta sabato sera a Zurigo. Esiste infatti un video, in cui il presunto colpevole, il 15enne che ha accoltellato il 50enne, commenta il suo atto in arabo, invocando una “lotta mondiale contro gli ebrei”. A riferire dell’esistenza del filmato è stato lunedì il consigliere di Stato zurighese Mario Fehr, che è direttore del Dipartimento Sicurezza.
Nel video, che sarà incluso nelle indagini, il giovane esprime anche solidarietà allo Stato islamico. Il consigliere di Stato ha definito quanto successo come un “attacco vile” e un “atto di terrorismo”. Qualcuno , ha detto Fehr, è stato accoltellato solo a causa della propria religione”. Il senso di sicurezza dei concittadini ebrei, ha proseguito, è stato scosso: “Faremo tutto il possibile per farli sentire di nuovo al sicuro”.
Sempre lunedì pomeriggio, è giunta conferma che il 15enne è in detenzione preventiva. L’ufficio del magistrato dei minorenni ha comunicato che si tratta di uno svizzero di origine tunisina. Giunto in Svizzera come migrante, è stato naturalizzato, in età prescolare, nel 2011. La Procura minorile di Zurigo ha aggiunto che l’inchiesta punta a stabilire se il giovane abbia agito da solo o in gruppo.
È stato anche confermato che l’ebreo ortodosso, accoltellato sabato sera, è stato ricoverato in ospedale con ferite potenzialmente letali, ma ora la sua vita non sarebbe più in pericolo.
Zurigo, fuori pericolo l'ebreo accoltellato
Telegiornale 04.03.2024, 20:00
Le reazioni di Jans e Amherd
La presidente della Confederazione Viola Amherd e il “ministro” della giustizia Beat Jans hanno condannato lunedì l’aggressione nei confronti di un ebreo ortodosso avvenuta a Zurigo.
Jans, a margine di un incontro a Bruxelles, ha affermato che in Svizzera non è tollerata alcuna forma di razzismo o antisemitismo. “Vorrei esprimere la mia vicinanza al ferito e ai suoi cari”, ha detto il consigliere federale, augurando una pronta guarigione.
Il basilese ha affermato che farà in modo che un tale episodio non si verifichi nuovamente in Svizzera. Riguardo a maggiori misure per la protezione degli ebrei nella Confederazione, ha detto che è previsto l’impiego di maggiori mezzi, già deciso prima di questo episodio di violenza.
Amherd, su X, si è detta scioccata dall’aggressione. “I miei pensieri sono col ferito e coi nostri concittadini ebrei. L’antisemitismo non ha posto in Svizzera”, ha evidenziato la presidente. La giustizia deve ora chiarire i fatti e procedere nei suoi lavori.
Zurigo, aggressione a un ebreo ortodosso
Telegiornale 03.03.2024, 20:00