Fu una giornata di San Valentino tutt'altro che a sfondo sentimentale quella che si consumò, esattamente un quarto di secolo fa, nell'area di una stazione dismessa di Zurigo. Quel giorno, infatti, le autorità cittadine procedettero alla chiusura del Letten: l'ultima "scena aperta" della droga in Svizzera.
Prima del Letten, il Platzspitz: un'immagine dal famigerato "parco delle siringhe", nel 1990
Tre anni prima era stato attuato lo sgombero del Platzspitz: oggi un tranquillo parco; prima del 1992, luogo di desolazione e di ritrovo, ogni giorno, per centinaia e centinaia di tossicodipendenti intenti a drogarsi alla luce del sole.
Ma l'evacuazione del "parco delle siringhe", da tempo motivo di notevole imbarazzo per la coscienza civile della città, non risolse definitivamente il problema. I tossicodipendenti si concentrarono infatti nella zona del Letten: altro luogo destinato così, per alcuni anni, a divenire tristemente famoso.
Il Letten, oggi: un luogo tranquillo e tradizionale meta, nei mesi estivi, per i bagnanti nella Limmat
La sua chiusura, quel martedì di 25 anni orsono, avvenne sullo sfondo dell'introduzione in Svizzera della "politica dei 4 pilastri" in materia di droga: prevenzione, terapia, riduzione del danno e repressione. Un approccio, una strategia di salute pubblica, che ha determinato un sensibile calo dei decessi per droga e un ridimensionamento delle attività criminali legate al fenomeno.
ARi