Svizzera

Il Natel va in pensione

Dal mese di aprile Swisscom rinuncerà ad utilizzare il vocabolo

  • 22 febbraio 2017, 19:16
  • 5 settembre 2023, 17:21
Modello del 1985 installato su un treno intercity

Modello del 1985 installato su un treno intercity

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Swisscom rinuncerà al termine “Natel”, mettendo la parole fine dopo 39 anni a uno dei capitoli più famosi delle storia della telefonia mobile svizzera. Dal mese di aprile infatti l’azienda introdurrà nuovi abbonamenti, che non prevedono l’utilizzo di questa parola.

“Natel” è una contrazione di “Nationales AutoTELefon” coniata nel 1975, quando le PTT decisero di sviluppare una nuova rete di telefonia mobile per veicoli, in servizio tre anni più tardi. Nel 1978 erano 10'000 gli abbonati a Natel-A, strumento da 20 chili che costava 18'000 franchi e permetteva conversazioni di tre minuti al massimo. Il successo non venne frenato da questi limiti, tanto che negli anni vennero attivate le versioni B e C (1983 e 1987) per aumentare la portata dell’offerta.

Un’ulteriore svolta avvenne nel 1993 con la versione digitale D che portò ad apparecchi più piccoli e meno costosi. Il sostantivo conobbe un vero e proprio boom negli anni Novanta, tanto da mettere in secondo piano in Svizzera sinonimi come telefonino o cellulare.

FD/ATS


RG 12.30 del 23.02.2017 Il servizio di Camilla Mainardi

RSI Info 23.02.2017, 14:04

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