Il mondo del cioccolato è stato scosso da un’impennata senza precedenti del prezzo del cacao, con la tonnellata che ha superato la soglia di 10’000 dollari. La causa è riconducibile agli scarsi raccolti autunnali nei paesi dell’Africa occidentale, come la Costa d’Avorio e il Ghana, che insieme forniscono gran parte del cacao mondiale.
I marchi svizzeri, che esportano il 70% della loro produzione, si trovano di fronte a sfide imponenti: “l’incertezza sulla disponibilità e il costo della materia prima ci costringono a rivedere costantemente le nostre strategie di prezzo e approvvigionamento,” afferma Alessandra Alberti, direttrice dell’azienda Chocolat Stella di Giubiasco. L’azienda prevede aumenti dei prezzi al dettaglio fino al 20%, un livello mai visto negli ultimi cinquant’anni.
Seidisera del 30.03.2024 - Il servizio di Maria Jannuzzi
RSI Info 31.03.2024, 17:38
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Anche i piccoli laboratori, come quello di Bruno Bulletti a Piotta, accusano il colpo: “il piacere del cioccolato costerà un po’ di più”, riassume Bulletti.
Oltre al prezzo del cacao, l’industria cioccolatiera si deve confrontare anche con problematiche legate alla politica agricola interna e alle nuove normative UE sulle importazioni che non impattano sulla deforestazione. “Le sfide si moltiplicano quando si considerano gli alti costi di produzione svizzeri, uniti agli aumenti dei prezzi di latte in polvere e zucchero,” spiega Thomas Juch, portavoce di Chocosuisse.
Seidisera del 30.03.2024 - L’intervista di Maria Jannuzzi a Thomas Juch, portavoce dell’organizzazione Chocosuisse
RSI Info 31.03.2024, 17:41
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Le nuove direttive europee impongono di fornire tre certificati di origine per ogni fava di cacao importata. “Questa normativa introduce un livello di incertezza che non avevamo mai sperimentato prima”, a cui si aggiungono difficoltà tecniche nel conformarsi ai nuovi standard.
Il Faro : Uova di Pasqua Fabergé
Telegiornale 30.03.2024, 20:00