Svizzera

Il confinamento stressa

La metà degli svizzeri dice di sentirsi molto sotto pressione a causa degli effetti delle misure adottate per lottare contro il coronavirus

  • 3 maggio 2020, 23:06
  • 22 novembre, 19:26
02:28

Isolamento e stress

Telegiornale 03.05.2020, 22:00

Di: Diem/TG 

Il confinamento provoca stress. L'impressione individuale di tanti ha trovato conferma in uno studio dell'Università di Basilea che per la prima volta ha quantificato l'aumento della tensione psicologica provocato dalle misure antipandemia in Svizzera. Per la metà dei 10'000 partecipanti alla ricerca, che si conclude indicando alcune strategia per stare meglio, lo stravolgimento della quotidianità e la "reclusione" in casa hanno fatto crescere la pressione. Un quarto degli interpellati invece si sente meno sotto pressione rispetto a prima della crisi, grazie alla mancanza di scadenze, esami o interminabili riunioni.

"Ognuno ne è colpito in modo diverso, ma tra le ragioni principali c'è il carico dovuto al telelavoro e all'insegnamento a distanza. Poi ci sono i contatti sociali fortemente ridotti e la impossibilità di incontrare i propri amici, l'accudimento dei bambini da parte dei genitori e l'isolamento di chi vive da solo", spiega il Dominique de Quervain, professore di neuroscienze Università di Basilea.

Lo stress si manifesta spesso con irritabilità, spossatezza e insonnia. Nei casi più gravi porta alla depressione. Il 9% degli interpellati presenta sintomi depressivi, molto di più rispetto alla proporzione rilevata prima del diffondersi del coronavirus. In tali casi, consigliano gli esperti in materia, bisognerebbe chiedere aiuto. "Bisogna farlo quando i sintomi depressivi diventano difficili da sopportare, non scompaiono da soli entro una o due settimane e soprattutto quando si presentano pensieri suicidi", sottolinea il direttore della divisione di neuroscienze presso l'ateneo renano.

Per affrontare lo stress esistono però delle strategie. Lo stesso studio ha dimostrato l'importanza della capacità di riorientarsi, cioè di non cadere nella disperazione, ma piuttosto focalizzarsi su quello che fa piacere, fa stare bene. "Ci sono tre tipi di comportamento che abbiamo individuato: fare dello sport, anche leggero come una passeggiata, dedicarsi ad un hobby o ad un nuovo progetto" consiglia Dominique de Quervain secondo il quale un altro trucco utile è: "non consumare troppe notizie relative al virus. Informarsi 1 o 2 volte al giorno è ampiamente sufficiente".

Due documenti da consultare

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