La chiusura forzata di ristoranti e bar, il dover restare a casa e lo stress causato dai timori legati alla pendemia, hanno portato ad un aumento considerevole di alcolici. In Italia si parla di un +186% e a New York le vendite sono raddoppiate. Anche i rivenditori svizzeri registrano un aumento di vendite e questo soprattutto perché le persone, in quarantena, si offrono qualche distrazione in più, soprattutto la sera, durante la cena.
Oltre San Gottardo ad essere maggiormente aumentate sono le vendite di birra e vino bianco indigeno, mentre in Ticino l’aumento sembrerebbe lineare e includere anche i superalcolici, soprattutto quelli utilizzati per cocktail.
Va però evidenziato che il consumo d’alcol non protegge dal Coronavirus, questa è una bufala, e che anzi aumenta il rischio di sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), una delle complicanze più gravi del COVID-19.
In calo, invece, il consumo di droghe “ricreative”, sostanze utilizzate occasionalmente durante il fine settimana.