A pochi giorni dalle elezioni federali fa discutere il falso video pubblicato dal consigliere nazionale dell’UDC Andreas Glarner, con protagonista involontaria la deputata dei Verdi Sibel Arslan. Il filmato, realizzato grazie all’intelligenza artificiale, ha dovuto essere cancellato per decisione del tribunale civile di Basilea.
Nelle immagini, alla rappresentante ecologista si facevano pronunciare slogan in favore dei democentristi. La diretta interessata non aveva apprezzato e si era rivolta alla giustizia, fino ad ottenere l’ingiunzione di cancellazione.
Tutti i partiti svizzeri hanno condannato in una dichiarazione congiunta l’uso dei deepfake generati con l’intelligenza artificiale nella campagna elettorale. “Non tolleriamo questo tipo di comportamento tra i membri del Parlamento”, si legge nella nota sottoscritta da PLR, Centro, PS, evangelici, Verdi e Verdi-liberali. violano i diritti personali dei candidati, ingannano gli elettori e non appartengono alla democrazia svizzera. Tutti contro, quindi, tranne l’UDC, che difende quello che definisce il diritto alla satira.