Il divario salariale fra i sessi sta diminuendo, pur rimanendo importante e in parte inspiegato: nel 2022 le donne hanno guadagnato il 16,2% in meno (media aritmetica) rispetto ai loro colleghi maschi. Nel 2020 lo scarto era del 18,0%, nel 2018 del 19,0%. È quanto emerge da un’analisi di tutti gli stipendi - del settore privato e di quello pubblico - realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Le disparità salariali sono in parte attribuibili a differenze strutturali come il livello di formazione, gli anni di servizio e la posizione gerarchica. Tuttavia, una parte significativa del divario rimane inspiegata. Nel 2022, la quota non spiegata del gap salariale era del 48,2%, leggermente in aumento rispetto al 47,8% del 2020. In termini monetari, lo scarto non spiegato ammontava a 657 franchi al mese.
Si segnalano, inoltre, variazioni significative tra i diversi settori economici. Ad esempio, nel settore alberghiero e della ristorazione, le donne hanno guadagnato il 7,6% in meno rispetto agli uomini, mentre nelle attività finanziarie e assicurative il divario è stato del 29,4%.
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