Il susseguirsi degli annunci sui rincari delle bollette e l'ipotesi di blackout durante l'inverno stanno spingendo sempre più svizzeri a interessarsi agli impianti fotovoltaici. I timori di penuria energetica hanno portato a un assalto sul mercato dei pannelli solari, che come tanti altri deve però far fronte a problemi di forniture.
Ritardi non così gravi
I lockdown in Cina e i noti colli di bottiglia nel trasporto merci mondiale sono all'origine dei ritardi di consegna. Inoltre, vista la grande richiesta, ad alcune imprese mancano anche gli operai per riuscire a lavorare ai ritmi delle commesse. Per Claudio Caccia, di Swiss Solar, l'attesa resta però accettabile: "Le ditte parlano di 2-3 mesi per riuscire ad avere i moduli, ma tutto sommato guardando in altri settori si vedono ritardi ancora più lunghi".
Nemmeno con la batteria l'impianto funziona in caso di blackout
Chi pensa che sfruttando l'energia solare prodotta a livello domestico ci si possa dimenticare dei problemi di penuria energetica invernale potrebbe però rimanere deluso. Un impianto fotovoltaico convenzionale non funziona come soluzione d'emergenza in caso di blackout o spegnimento controllato della rete elettrica, nemmeno se dotato di batteria.
"Per delle normative internazionali - spiega Claudio Caccia - gli inverter devono staccarsi dalla rete per una questione di sicurezza". Un'autarchia elettrica per casa propria richiederebbe ulteriori strumenti e anche un costo maggiore, al momento ingiustificato visto che le eventuali sospensioni della rete elettrica saranno di breve durata.