Il futuro incerto di Hotelplan

È ormai cosa nota l’intenzione di Migros di cedere le aziende che non sono più in linea con la strategia del gruppo. Tra queste ce n’è una storica, Hotelplan - che è presente da quasi 90 anni nel settore turistico e che rappresenta un po’ la fine dell’ultimo grande gruppo svizzero rimasto in questa fetta di economia, seguendo il destino di Imhoz e Kuoni.

Tra queste ce n’è una storica, Hotelplan - che è presente da quasi 90 anni nel settore turistico e che rappresenta un po’ la fine dell’ultimo grande gruppo svizzero rimasto in questa fetta di economia, seguendo il destino di Imholz e Kuoni.

Il gigante arancione, nella migliore delle ipotesi, intende venderlo nel suo complesso, ma non esclude neppure una vendita parziale. Motivazione: non per necessità, ma perché le dimensioni sono un fattore decisivo nell’industria del turismo e quel che appare grande sul mercato nazionale, non lo è più se lo si osserva su scala globale.

La notizia che ha colto di sorpresa gli addetti ai lavori, come emerge dalle parole di Andrea Beffa, direttrice della Federazione svizzera di viaggi: “È sicuramente una sorpresa. Non è la prima volta che parti del gruppo Migros vengono vendute, ma in questo caso si tratta di un marchio tradizionale, di un’azienda tradizionale. La vendita di Hotelplan stupisce veramente. Ora credo che si debba solo aspettare e vedere che tipo di acquirenti si troveranno e poi vedere quali saranno le conseguenze”.

Hotelplan, da parte sua, in un comunicato afferma che i processi di vendita non avranno alcun impatto sulla clientela e i partner commerciali e la continuità dell’esercizio sarà assicurata senza cambiamenti. La direttrice della Federazione svizzera di viaggi ritiene prematuro speculare su possibili acquirenti: “Hotelplan è un attore molto rilevante nel mercato svizzero dei viaggi e contribuisce a garantire un’offerta diversificata, ed è molto importante che rimanga tale”.

Il gruppo Hotelplan è oggi un operatore turistico internazionale presente in venti Paesi e dà lavoro a quasi 2’500 persone in tutto il mondo. Nel 2023 il gruppo ha registrato un fatturato di 1,7 miliardi di franchi svizzeri, con un aumento di quasi il 21% rispetto all’anno precedente, un risultato che ha superato anche le cifre raggiunte nel pre-pandemia.