Svizzera

"Il futuro.... è verde"

UBS analizza la produzione energetica: "Nucleare e petrolio addio; puntare su idroelettrico e solare"

  • 2 marzo 2016, 16:26
  • 4 settembre 2023, 10:36
Pannelli solari a Riazzino

Pannelli solari a Riazzino

  • ©Ti-Press

UBS non ha dubbi: l'energia nucleare e il petrolio appartengono al passato mentre l'idroelettrico, le centrali a gas e il solare sono il futuro. La conclusione è contenuta in un rapporto sulla produzione energetica, presentato mercoledì a Zurigo. Dalla ricerca, emerge che le fonti fossili coprono attualmente il 46% del fabbisogno della Svizzera. Un tasso importante, destinato a calare drasticamente se si vorranno rispettare gli obiettivi fissati in materia di riduzione delle emissioni di CO2.

“La svolta è irreversibile”, ha dichiarato il responsabile dell’indagine, Carsten Schlufter, secondo il quale le innovazioni tecniche faranno diminuire in modo sostanziale il costo dell'energia solare, che sarà sfruttata anche da un numero sempre maggiore di vetture in circolazione. Questa “rivoluzione” permetterà di ridurre del 54% le emissioni di CO2 e farà crescere dell'11% il consumo di elettricità.

Nei prossimi decenni si dovranno smantellare le centrali nucleari e la grande banca si dice convinta che la costruzione di nuovi reattori non potrà essere redditizia. I rappresentanti dell'istituto si sono detti convinti del fatto che, entro il 2050, il sole si riuscirà a coprire il 16,4% del fabbisogno, contro l'attuale 1,2%. Le centrali termiche convenzionali, a loro volta, dovrebbero aumentare la produzione dal 3,5 al 10%.

ATS/bin

Dal TG20:


Studio Ubs sull'energia

Telegiornale 02.03.2016, 21:00


RG 18.30 del 02.03.16: la corrispondenza di Marzio Minoli

RSI Info 02.03.2016, 19:14

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