Le elezioni del Consiglio nazionale hanno messo in luce, domenica, il divario tra città e campagna: l’UDC è il partito più forte in quindici cantoni, ma ha ottenuto la maggioranza i soli tre capoluoghi. La maggior parte di questi è nelle mani del PS.
Fatto sta che dalle urne è uscito un Nazionale in cui l’UDC ha guadagnato 9 seggi, arrivando a 62. Sono invece crollati Verdi e Verdi liberali, che complessivamente hanno perso 11 rappresentanti. In uno storico sorpasso il Centro ha inoltre superato il PLR: il primo ha infatti ottenuto 29 seggi, mentre il secondo è sceso a 28.
La corsa al Consiglio degli Stati
In Ticino il ballottaggio per il Consiglio degli Stati sarà una corsa a cinque. Il socialista Bruno Storni ha deciso di rinunciare, per lasciare spazio alla verde Greta Gysin. Amalia Mirante (Avanti con Ticino e Lavoro) ha invece confermato che sarà della partita. Gli altri candidati sono l’uscente democentrista Marco Chiesa (che ha preso la maggioranza delle preferenze), Fabio Regazzi (Centro) e Alex Farinelli (PLR). L’elezione di ballottaggio è prevista per il prossimo 19 novembre.