Il neoeletto Martin Pfister entra ufficialmente in carica

Da oggi (martedì 1° aprile) Martin Pfister è ufficialmente capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Entra in funzione dopo una vittoria un po’ a sorpresa, lo scorso 12 marzo, sul favorito Markus Ritter. E come si viene a sapere ora dalle parole di un esperto che l’ha consigliato, lo stesso Pfister ha dubitato delle sue chance fino alla vigilia della candidatura.

Domenica 2 febbraio il partito del Centro era alla disperata ricerca di un secondo candidato per la successione di Viola Amherd. Dopo le rinunce di vari colleghi, Martin Pfister, poco conosciuto al di fuori di Zugo, pensa seriamente di farsi avanti. Teme però che la sua venga ricordata come una candidatura di bandiera, un favore al partito in difficoltà. Insomma: non vuole fare una figuraccia con pochi voti, dice al Radiogiornale della RSI il politologo Michael Hermann che quella sera, come rivelato dalla Schweiz am Wochenende, riceve una telefonata da Pfister che conosce da tempo. Gli chiede un’impressione e Hermann lo convince: “Sei l’antagonista perfetto di Markus Ritter”, l’altro candidato ufficiale del partito.

Gli spiega: “Il tuo è un profilo urbano e non rurale. Rappresenti una regione economicamente forte e non un settore sovvenzionato come l’agricoltura. Evochi consenso mentre Ritter provoca. E sei aperto sull’Europa, non scettico sui bilaterali”. Fattori che si riveleranno decisivi il giorno dell’elezione in Consiglio federale, il 12 marzo.

“Questa telefonata, questo episodio ci insegna due cose - afferma Hermann - che la Svizzera è piccola, ci si conosce spesso di persona e che per l’elezione in Consiglio federale ci vuole anche fortuna. Il caso e le coincidenze influiscono”.

Nel giorno in cui Pfister entra ufficialmente in carica i dubbi della vigilia sono solo un ricordo. I suoi pensieri sono ora occupati dalle molte sfide in seno al Dipartimento della difesa.