Bisognerà aspettare qualche anno per una ripresa del mercato turistico cinese nella Confederazione. Secondo le previsioni di Svizzera turismo, infatti, non avverrà prima del 2026. Meta gettonata da anni da questi visitatori è Lucerna, ma dalla pandemia i folti gruppi di turisti cinesi non si vedono più. Un cambiamento notevole, se si pensa che tra il 2010 e il 2019 il numero di pernottamenti di questi ospiti era più che triplicato, sfiorando gli 1,4 milioni.
Nonostante da quest’anno la Cina abbia riaperto le frontiere, nella città sulla Reuss i visitatori provenienti da questo Paese sono appena il 20% rispetto al 2019, ha dichiarato ai colleghi di SRF Marcel Perren, direttore dell’Ufficio del turismo lucernese. Un calo generale che si registra anche in altre mete turistiche elvetiche. Ad agosto, in Svizzera sono stati registrati circa 67’200 pernottamenti da parte di ospiti cinesi, mentre nello stesso mese del 2019, anno pre-pandemia, erano circa 181’200.
Difficoltà di viaggio e situazione economica difficile
Le ragioni, spiega Perren, sono molteplici: i collegamenti aerei non sono stati ancora ripristinati completamente, i prezzi sono aumentati e in Cina la situazione economica è difficile. Inoltre, i centri per i visti sono oberati di richieste. Senza questa attestazione, infatti, le persone provenienti dalla Cina non possono accedere all’area Schengen.
Pernottamenti tornati a crescere in Svizzera
A Lucerna, però, i turisti in generale non mancano. I livelli di visitatori sono tornati a quelli pre-pandemia. Sono aumentati quelli provenienti dalla stessa Svizzera, dagli Stati Uniti e da Paesi asiatici come l’India e la Thailandia. In Generale, la Confederazione ha recuperato terreno come meta di viaggio. Nell’agosto 2023 i pernottamenti totali sono stati più di 4,6 milioni, mentre nel 2019 erano poco più di 4,5. Quelli di persone provenienti dalla Svizzera erano più di 2,1 milioni (1,9 nel 2019), dagli Stati Uniti circa 343’500 (quasi 282’700 nel 2019).
RG 12.30 del 18.10.2023 - I cambiamenti del turismo cinese in Svizzera, di Anna Maria Nunzi
RSI Info 18.10.2023, 15:22
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