Perdono colpi UDC e PS, cresce il PLR e brillano i partiti dell'area ecologista. Ecco, in buona sostanza, gli orientamenti di voto inquadrati dal primo Barometro elettorale del 2019. Le conclusioni del sondaggio, elaborato per la SSR dall'istituto Sotomo, sono frutto delle risposte fornite online da più di 12'000 aventi diritto di voto, e di tutte le regioni linguistiche, attraverso i portali della SSR e sul sito dello stesso centro di ricerca demoscopica.
Il dato generale sulle intenzioni di voto
La marcia d’avvicinamento alle Elezioni federali si arricchisce così di ulteriori e interessanti indicazioni. La crescita per Verdi e Verdi liberali, se assumiamo come base i risultati del 2015 per le elezioni del Nazionale, è rispettivamente di 2,4 e 1,8 punti percentuali. Il PLR guadagna un punto e raggiunge così la stessa soglia di consensi dei socialisti, che arretrano invece di quasi un punto e mezzo. L’UDC infine, pur subendo la perdita più marcata (-2,4), resta comunque e saldamente in cima alle preferenze.
Evoluzione delle intenzioni di voto
L’erosione accusata dall’UDC, e il trend ascendente per le due formazioni ambientaliste, si collocano nell’alveo di tendenze evidenziate dal Barometro già dalla metà della legislatura. Il PS invece, che lo scorso ottobre appariva in recupero, si trova ora esposto ad un confronto davvero serrato col PLR per il secondo posto nella graduatoria elettorale. Da rilevare, quindi, un’inversione di tendenza in casa PPD: il partito, da tempo in declino di consensi, sembra aver rimontato almeno in parte la china e si attesta ora ad un livello molto vicino a quello raggiunto nelle elezioni del 2015.
Dossier prioritari
Ma quali sono, a giudizio degli interpellati, le maggiori sfide politiche da affrontare? Su un piano generale primeggiano, ex aequo, i costi per l'assicurazione malattia e le relazioni con l’UE. A seguire, la problematica dei mutamenti climatici e delle emissioni di CO2. Il discorso si fa però più articolato, se si tratta di inquadrare i temi ritenuti non solo importanti, ma anche più determinanti per le proprie decisioni di voto: sono allora i rapporti con Bruxelles a imporsi, di qualche lunghezza, sugli altri due dossier.
Dossier prioritari nella Svizzera italiana
La Svizzera italiana si distingue, rispetto alle altre regioni linguistiche, per l’attenzione riservata a due altre tematiche: quella legata all’immigrazione e quella concernente la sovranità del paese. Due dossier che, unitamente a quello dei rapporti con l'Europa, mostrano di avere il loro peso anche sul piano delle scelte elettorali.
Gli "indici" di simpatia
Fra i vari elementi presi in considerazione dal sondaggio, figurano anche le valutazioni attribuite ai consiglieri federali (con risultati qui arrotondati a cifre intere). Il più simpatico agli interpellati risulta essere Alain Berset, seguito a breve distanza da Karin Keller-Sutter e Viola Amherd. Le due nuove ministre, pochi mesi dopo la loro elezione in Governo, beneficiano insomma di un credito di simpatia già piuttosto elevato da parte dei partecipanti al sondaggio. Fanalino di coda è invece Ignazio Cassis, il cui "indice" di simpatia si attesta, complessivamente, appena al 26%.
Membri dell'Esecutivo e influenza da essi esercitata, secondo le opinioni raccolte dal sondaggio
Il consigliere federale ticinese, trascorso ormai un anno e mezzo dalla sua elezione, non spicca neppure nella graduatoria dei ministri reputati più influenti: stando agli esiti del sondaggio risulta infatti terzultimo, preceduto dalla collega di partito Karin Keller-Sutter. A imporsi anche sotto questo profilo è sempre il responsabile del DFI; in seconda posizione, il ministro delle finanze Ueli Maurer.
Alex Ricordi/Jona Mantovan