Svizzera

In assistenza sempre più persone con problemi psichici

Stilato un rapporto che prende in esame 14 centri urbani, tra cui Coira (nessuno in Ticino): nel 2023 il numero di beneficiari ha raggiunto il livello più basso da molto tempo

  • 29 ottobre, 10:37
  • 29 ottobre, 11:14
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Le 14 città partecipanti hanno stimato che un quarto dei loro assistiti ha problemi psichici che influiscono significativamente sulla loro vita quotidiana

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Di: ATS/dielle 

Nelle città svizzere sempre più persone che usufruiscono dell’assistenza sociale soffrono di problemi di salute mentale. Tredici dei 14 centri urbani presi in esame in un’analisi dell’Iniziativa delle città per la politica sociale pubblicata oggi (martedì) hanno infatti registrato un aumento di questi casi negli ultimi cinque anni. Questi 14 centri rappresentano circa un quarto dei beneficiari dell’aiuto sociale in Svizzera.

Le 14 città partecipanti (Basilea, Berna, Bienne, Coira, Losanna, Lucerna, San Gallo, Sciaffusa, Schlieren, Uster, Wädenswil, Winterthur, Zugo e Zurigo) hanno stimato che un quarto dei loro assistiti ha problemi psichici che influiscono significativamente sulla loro vita quotidiana.

Nella maggior parte delle città non ci sono sufficienti opportunità di valutazione e terapia rapida, soprattutto per i bambini e i giovani, sottolinea il rapporto. In molti luoghi mancano anche procedure sistematiche e tempo per affrontare i casi complessi e coordinare la cooperazione tra promozione dell’alloggio, curatela e sistema sanitario, ad esempio.

“L’aiuto sociale non può colmare le lacune del sistema sanitario”, osserva Nicolas Galladé, municipale di Winterthur e presidente dell’Iniziativa delle città per la politica sociale, “ma può concentrarsi maggiormente sul tema della salute mentale e dare il suo contributo per una migliore collaborazione con il sistema di sostegno nel suo complesso”.

Meno persone in assistenza

I tassi di assistenza sociale (persone che ricevono l’assistenza rispetto al totale della popolazione residente) nel 2023 hanno raggiunto il livello più basso da molto tempo a questa parte: in dodici delle 14 città sono stati inferiori a quelli del 2019 e in undici addirittura a quelli di dieci anni fa. Rispetto al 2022, anche il numero di beneficiari è diminuito quasi ovunque, in media del 4,3%.

Secondo le città, questa tendenza è dovuta in particolare a un mercato del lavoro fiorente. Quasi tutti i settori sono alla ricerca di personale. Il tasso di disoccupazione è diminuito in tutte le città negli ultimi tre anni. “Chiunque sia in grado di lavorare trova un impiego abbastanza rapidamente”, scrivono.

Le città vedono nei loro servizi sociali un’altra ragione di questa tendenza positiva. Questi offrono un importante supporto socio-professionale per aiutare le persone a recuperare la propria indipendenza economica. I loro servizi comprendono programmi di reinserimento professionale, stabilizzazione in situazioni di crisi e supporto nella richiesta di prestazioni sociali.

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Notiziario 29.10.2024, 11:00

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