Svizzera

In piazza la rabbia dei fisioterapisti

Il progetto di modifica tariffale contestato da migliaia di manifestanti a Berna e da 283’000 firme

  • 17 novembre 2023, 15:40
  • 17 novembre 2023, 16:41
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I fisioterapisti temono di vedere ridotto il loro reddito

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Di: ATS/pon

Diverse migliaia di persone - oltre 10’000 secondo gli organizzatori - hanno manifestato nel primo pomeriggio di oggi, venerdì, in Piazza federale a Berna contro il nuovo tariffario per la fisioterapia. Proprio in data odierna scadeva il termine della procedura di consultazione sulla modifica di ordinanza, voluta dal Consiglio federale dopo il mancato accordo fra fornitori di prestazioni e casse malati.

La protesta è stata organizzata dall’associazione svizzera di fisioterapisti Physioswiss. Ai partecipanti sono state distribuite sciarpe viola e gialle con la scritta “Risparmiare sì, ma non sulle nostre spalle. No ai tagli alle tariffe”. I manifestanti, giunti da tutta la Svizzera, hanno scandito a gran voce il loro disappunto. Molti reggevano cartelli sui quali si poteva per esempio leggere : “Criteri di qualità sì, tagli ai salari no” oppure “Sarà più costoso senza di noi”.

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Si perderebbe qualità nelle cure

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Il cambiamento tariffale, contestato anche da due petizioni che hanno raccolto 283’000 firme, prevede che dal 2025 l’attuale sistema di fatturazione forfettario venga sostituito con un altro maggiormente legato alla durata delle sedute. Sono due le varianti proposte: la prima introduce accanto ai forfait già esistenti per una seduta generale di 30 minuti e una complessa di 45 anche quello per la seduta “breve” (20 minuti). La seconda versione prevede invece che la seduta standard sia di 20 minuti e aggiunge un supplemento per ogni cinque minuti di trattamento supplementari.

Secondo Physioswiss, le novità proposte hanno lo scopo di ridurre il numero di trattamenti, con il rischio di vedere gli studi chiudere e gli specialisti abbandonare la professione. A suo avviso, si tratta peraltro di un ramo già oggi in grave carenza di fondi. Per l’organizzazione - che ha incassato il sostegno della FMH, l’associazione professionale dei medici - il potenziale di risparmio è scarso, dato che la fisioterapia rappresenta solo il 3,6% dei costi della salute. A essere penalizzate sarebbero anche le persone gravemente malate. Santésuisse e Curafutura, organizzazioni mantello degli assicuratori, hanno invece accolto positivamente le proposte perché permettono trasparenza sulla durata dei trattamenti.

Notiziario delle 16:00 del 17.11.2023

Notiziario 17.11.2023, 16:30

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