Inchiesta al CERN per un video

La diffusione online di un video sta mettendo in imbarazzo il CERN, il blasonato Centro europeo di ricerca nucleare basato a Ginevra. La direzione ha deciso di avviare un'inchiesta interna per capire come sia stato possibile che ignoti siano riusciti a mettere in scena la parodia notturna di un sacrificio umano nel campus senza che nessuno si accorgesse di quanto stava capitando. E ciò malgrado la presenza nel complesso - uno dei più sorvegliati al mondo data la delicatezza delle sue ricerche - di diverse persone incappucciate e delle torce che illuminavano la scena con al centro un uomo che apparentemente pugnala una donna sdraiata. Il tutto davanti alla statua della dea Shiva donata dal Governo indiano nel 2004.

Le immagini, girate da uno spettatore che osserva la scena dall'alto, sono state pubblicate l'11 agosto. Nelle giornate successive sono diventate virali, provocando una ondata di domande cui il CERN per il momento non ha saputo dare una risposta.

Una portavoce ha affermato che probabilmente l'accaduto è imputabile ad un eccesso di umorismo da parte di alcune delle migliaia di persone che ogni anno vengono accolte al Centro con il suo acceleratore di particelle. "Il video è stato girato al nostro interno, ma senza il nostro permesso e a nostra insaputa" ha aggiunto. Il tutto sarebbe quindi da ricondurre a una burla messa in scena nella parte amministrativa del campus. Le installazioni tecniche e sperimentali, assicurano a Ginevra, sono protette da ben altro sistema di controllo, proprio per evitare accessi non autorizzati.

L'inchiesta interna dovrà stabilire se c'è stata qualche falla. Anche perché certi scherzi possono essere dannosi per la serità dell'istituto che da anni è al centro anche di varie teorie complottiste, anche senza scomodare i riferimenti a Dan Brown. Una delle teorie sostiene che nel sito ginevrino si pratichino sacrifici rituali. Evidentemente i suoi adepti hanno subito approfittato del video.

Diem/ATS/RG