Svizzera

Iniziativa approvvigionamento medico: migliaia di firme false

3’626 adesioni all’iniziativa popolare sono risultate fasulle, la metà proviene dal canton Ginevra - Occhi puntati su una società commerciale

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SEIDISERA 18.00 del 28.12.2024

RSI Info 28.12.2024, 19:03

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Di: ATS/RSI Info 

Sono false 3’626 firme presentate a sostegno dell’iniziativa popolare “Sì alla sicurezza dell’approvvigionamento medico”. Circa la metà di queste (3’308 per la precisione) proviene dal Canton Ginevra. Lo ha indicato la Cancelleria federale all’agenzia Keystone-ATS, precisando che le sottoscrizioni erano state date per buone da comuni e cantoni.

L’iniziativa, che propone misure contro la penuria di farmaci di particolare importanza ed è stata presentata il 3 ottobre scorso, ha raccolto 108’709 firme considerate valide, stando a quanto comunicato poco prima di Natale dalla stessa Cancelleria federale. Anche le autorità ginevrine si erano insospettite al momento dei primi controlli.

L’alto numero di firme false lascia supporre una operazione concertata: secondo i giornali del gruppo Tamedia, un buon numero di adesioni inventate proverrebbe da una delle due società commerciali che hanno partecipato alla raccolta delle firme

Il comitato d’iniziativa fa sapere che sta lavorando insieme alle autorità per chiarire cosa sia successo.

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Notiziario

Notiziario 28.12.2024, 15:00

Firme false, pericolo per la democrazia

Si ripropone dunque il problema delle firme falsificate che sta facendo discutere da tempo la politica svizzera. Lo scorso 11 dicembre, il Consiglio degli Stati ha approvato una mozione che chiede al governo di attivarsi affinché in futuro la raccolta debba svolgersi mediante canali digitali.

Per i promotori della mozione, che ora dovrà essere discussa al Nazionale, l’attuale sistema è obsoleto e permeabile agli abusi. E anche se per ora non risulta che le firme false siano mai state determinanti per il successo di una iniziativa, il solo timore che ciò sia possibile mette a rischio la democrazia.

Un’altra mozione accolta dagli Stati e che ora passa all’esame del Nazionale chiede l’avvio di un progetto pilota che consenta di firmare con la futura identità elettronica, prevista per il 2026.

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