La stagione invernale ha regalato cifre positive a quasi tutti i gestori di impianti di risalita elvetici, fatta eccezione per il Ticino in cui si è registrato un calo d'affluenza del 79% e del 62% del fatturato rispetto allo stesso periodo fra il 2020 e il 2021.
I dati sono stati diffusi mercoledì dall'associazione delle Funivie svizzere, secondo la quale dall'inizio della stagione fino a fine marzo si è registrato un aumento del 32% dell'affluenza e del 39% del fatturato. Queste cifre, rispetto alle medie degli ultimi cinque anni, rappresentano una progressione del 15% in materia di ingressi e del 19% per i ricavi. La discrepanza dei due valori è da attribuirsi all'aumento dei prezzi che la stampa consumeristica definisce "dinamici", vale a dire che le tariffe subiscono variazioni a seconda della meteo, del giorno della settimana o della domanda.
In questo quadro generale, i dati del Vallese sono un esempio significativo, con un aumento del 35% dell'affluenza e del 46% dei proventi su base annua. I Grigioni seguono un andamento simile con, rispettivamente, il 26% e il 30% in più.