La Pasqua regala un sorriso agli albergatori ticinesi, le cui strutture sono già prenotate per oltre il 50% della loro disponibilità e del 90% se si parla di campeggi.
Un’ondata di positività che tuttavia non annulla il rammarico relativo al periodo invernale. In tal senso, il presidente di HotellerieSuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi ha spiegato ai microfoni di RSI che “abbiamo avuto un inverno estremamente mite, che permetterebbe di lavorare bene… c’è un potenziale di crescita ma sarebbe interessante vedere prima i dati dei tre mesi passati”.
Simone Patelli, presidente di Ticino Turismo, crede però che la promozione turistica invernale vada fatta solo nel momento in cui si potrà offrire tutti insieme un prodotto completo.
Il Ticino, negli scorsi due anni di pandemia, ha ad ogni modo saputo inserirsi fra le mete più gettonate dal turismo interno, raggiungendo addirittura i 2,9 milioni di pernottamenti nel 2021, vale a dire 600’000 in più rispetto all’anno precedente al Covid. Nonostante ciò, ristorazione e alberghi stanno vivendo una certa penuria di personale. Ciò dovuto a chi, date le misure pandemiche vigenti in passato, è stato costretto a reinventarsi e a indirizzarsi verso una diversa professione.
In Svizzera sta giungendo però ora molta manodopera nuova proveniente dall’Ucraina e verrebbe pertanto da chiedersi se questo non potrebbe essere un modo per tamponare il manco che le strutture stanno vivendo. Pianezzi spiega: “Il fatto di avere un manodopera nuova e probabilmente formata, in arrivo anche in questo caso probabilmente dall'Ucraina, potrebbe essere utile laddove si stia cercando ancora del personale per l'inizio della prossima stagione”.