Nata nel 1970, avvocata, Isabelle Moret fa parte della Camera del popolo dal 2006 ed è stata vicepresidente del PLR svizzero dal 2008 fino allo scorso anno. Madre di due figli, e dichiaratamente impegnata per politiche di conciliazione fra famiglia e lavoro, ha saputo mettere in evidenza, almeno in una certa misura, la questione della partecipazione delle donne al Consiglio federale.
Delle tre personalità in lizza, è forse la più profilata sui temi inerenti all’economia. Vengono in genere sottolineate le sue competenze su diversi dossier, come pure la sua propensione al dialogo e alla ricerca di soluzioni costruttive. Si è però resa protagonista di una campagna apparsa a tratti sotto tono, rispetto a quelle degli altri due candidati.
Giocano a suo favore: "l’atout" femminile, nel segno di un tema a più riprese dibattuto durante l’estate, soprattutto dopo la conferma del ritiro dal Governo di Doris Leuthard alla fine della legislatura.
Giocano a suo sfavore: il fatto che una sua eventuale elezione porterebbe a due i membri del Governo originari del canton Vaud; riserve e critiche suscitate dalle sue posizioni di destra sull’asilo e sulla gestione delle finanze.
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