La presenza di italofoni in seno all'amministrazione federale, come si sottolinea nel rapporto sulla gestione del personale, approvato venerdì dal Consiglio federale, resta fondamentalmente invariata: a fine 2016, analogamente a quanto succede dal 2012, questa componente era del 7%. Un valore che sfiora il limite inferiore della percentuale ideale fissata dall'Esecutivo, vale a dire tra i 6,5 e gli 8,5 punti.
Gli obbiettivi del Governo, più o meno centrati sul piano generale, lo sono meno analizzando i dati per singolo dipartimento: agli estremi spiccano quelli delle finanze (10,1%), con le sue parecchie guardie di confine, e quello dell'economia (4,5%); nel mezzo ci sono quelli di giustizia e polizia (7,1%) e dell'interno (6%). Ben diversa è invece la situazione nell'amministrazione, con un importante 20,7%, merito essenzialmente dei tanti traduttori.
I romanci sono per lo più sottorappresentati, con un effettivo dello 0,3% a fronte di un auspicato 0,5-1%.
ATS/dg
RG delle 18.30 del 10 marzo 2017; il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 10.03.2017, 19:00
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