Svizzera

Karin Keller-Sutter nuova presidente della Confederazione

La consigliera federale sangallese è stata eletta dall’Assemblea federale con 168 voti su 203 schede valide - Guy Parmelin, come vicepresidente ha ricevuto 196 voti su 219 schede

  • 11.12.2024, 12:32
  • 11.12.2024, 20:45
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La 60enne entrerà in carica, come di consueto, il prossimo primo gennaio

  • Keystone
Di: ATS/Radiogiornale/Driussi/Spi 

Karin Keller-Sutter sarà la nuova presidente della Confederazione. L’Assemblea federale l’ha eletta oggi, mercoledì, con 168 voti su 203 schede valide. La 60enne entrerà in carica, come di consueto, il prossimo primo gennaio.

Come vicepresidente del Consiglio federale per il 2025, è stato in seguito eletto Guy Parmelin. Il 65enne ha ricevuto 196 voti su 219 schede valide. 

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Guy Parmelin, eletto vicepresidente, e Karin Keller-Sutter, eletta presidente della Confederazione

  • Keystone

Capacità di imporsi e coraggio sono le principali doti che vengono attribuite alla neo-presidente. Ma Karin Keller-Sutter denota anche capacità di mediazione. Forse derivanti dalla sua formazione come traduttrice e interprete, nonché docente di scuola media. Originaria del Canton San Gallo, dove è nata nel 1963, l’esponente del PLR è stata eletta in Consiglio federale nel dicembre 2018 e dal gennaio 2023 dirige il Dipartimento federale delle finanze (dopo essere stata alla guida del Dipartimento federale di giustizia e polizia). “Dopo il crollo di Credit Suisse, nulla mi spaventa più”, ha detto lo scorso aprile in un’intervista a Le Temps.

Cellulare all’orecchio, camminata spedita, chi osserva Karin Keller-Sutter sulla Bundesgasse dinanzi a Palazzo federale, potrebbe scambiarla per una donna d’affari sicura di sé. La popolazione, dicono i sondaggi, la considera una delle figure più influenti in governo. Nel recente passato se la giocava con Alain Berset.

Doti che la consigliera agli Stati urana Heidi Z’graggen (Il Centro) conferma ai microfoni della RSI: “È molto forte e capace di imporsi”. Parla di efficacia anche la consigliera nazionale vodese Jacqueline de Quattro (PLR): “Al Dipartimento della sicurezza ha fatto avanzare progetti anche molto complicati. Dunque è veramente una persona coraggiosa”.

Ma come declinare queste caratteristiche in una carica, quella della presidenza svizzera, che non comanda niente a nessuno. In realtà non è solo onorificenza, chi ricopre il ruolo ha compiti organizzativi e soprattutto rappresenta il Paese all’estero. E qui scattano le aspettative, come quelle del consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri. “Spero e auspico - dice il ticinese - che Karin Keller-Sutter sarà in grado di ribadire maggiormente l’indipendenza della Svizzera nei confronti di organismi, internazionali sovranazionali. Diversamente da quanto ha fatto da Viola Amherd, che nel suo anno presidenziale ha portato avanti una politica di adesione strisciante alla NATO”.

Aspettative opposte rispetto a quelle della sinistra. Per la consigliera nazionale ginevrina Delphine Klopfenstein Broggini: “Abbiamo oggi bisogno di negoziazione tra la Svizzera e l’Europa, ma anche sul piano internazionale. Ci sono conflitti dappertutto nel mondo. La Svizzera deve avere un ruolo speciale, ma oggi non si sente”.
                                

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